MUSEO NAZIONALE DELLA CAMPAGNA GARIBALDINA DELL'AGRO ROMANO PER LA LIBERAZIONE DI ROMA  

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Roma

 di

G. Garibaldi

Stolto! che speri da cotesta inerte
discendenza di frati? I tuoi pių fidi
ti lasceranno, i tuoi pių cari affetti
saranno spenti; e le foreste, i monti
pių scoscesi alle tue stanche piagate
membra un rifugio accorderan tra i lupi,
men scellerati dello sgherro, a' tuoi
passi insidioso, ad inseguirti lontano.

Perdona Italia, se le tue sventure
e il mio dolor m'inacerbaro, e tetra
fecer l'indole mia. Alla furente caccia
del tiranno segugio, io fui protetto
da intemerata gioventų, siccome
leona la sua prole, e sul Tirreno
dall'Adrio io giunsi inosservato e salvo
dalla Grifagna e da' cagnotti suoi.

Grazie, Italiana gioventų! la vita
ch'io vi devo č a voi sacra. Alle venture
pugne la serbo e quel pensier solo
me la fa cara.